I   due    emisferi.

(... ed il "non mondo!")


Non è facile, il più delle volte, comunicare il proprio pensiero nella sua interezza. I tempi necessari, per l'esposizione dello stesso e la peculiare capacità e dimensione ricettiva del nostro interlocutore, possono farci desistere e far sì che si opti per una sintesi, giocoforza incompleta, dell'informazione da fornire.

Ascoltava il docente di matematica e talvolta riusciva anche a comprendere ciò che diceva. Ma se qualcuno gli avesse chiesto come si sentisse, quando lo stesso, alla fine della spiegazione, raggiante come una giornata d'agosto, si illuminava dei colori della propria scienza, lui si sarebbe avvolto in una coperta termica immaginaria, per trovare riparo a quell'inverno cognitivo.

La consapevolezza dell'esistenza di due emisferi nel nostro "caro" cervello, e che ognuno di noi abbia, maggiormente sviluppato, nella capacità ricettiva e propositiva dello stesso, l'universo logico-matematico oppure in alternativa quello artistico-emotivo-idealistico riusciva a consolarlo mentre scuoteva la testa durante l'ora di lezione.

Visto la particolarità del corso di formazione, nonché il rapporto confidenziale tra allievi-docenti, non aveva esitato a dire all'insegnante che non era proprio portato per la quella materia, che il suo connubio con la matematica non era dei più brillanti. Ciò che forse non era riuscito a dirgli che, per quanto non fosse portato per quella disciplina, provava un senso di rispetto, ma ancor più di simpatia per gli abitanti di quella differente parte del pianeta, in ispecie da quando aveva cominciato ad utilizzare i calcolatori elettronici, comunemente chiamati COMPUTERS.

Il suo mondo, pero, era un altro: il tempo non era il tempo, lo spazio non era lo spazio. Il Professore avrebbe detto, sicuramente, che tutto ciò non era permesso dalla logica formale e dai propri assunti.

Ancora pochi minuti e la lezione sarebbe ripresa: pochi minuti che trascorreva nella "Reception" dell'ente che lo ospitava.

Salutò la ragazza che era appena entrata, non poteva sfuggirgli la tristezza che aveva dentro, e come sempre non poteva sfuggire alla propria vocazione di trarre delle conclusioni, nella convinzione di poter comprendere l'animo umano.

- " Sembrerebbe che qualcosa ti turbi ... " -

- " Perché non abbiamo davanti a noi, sempre, dei bei giardini, dei ruscelli che allegramente ci attaversano la strada, ... perché in tante e tante occasioni la vita è uno schifo? " -

- " Ho imparato a cercarli dentro di me, i giardini ed i ruscelli che agli altri sembrano non interessare, e ti posso garantire che ci sono ... " -

- " Ieri sera ho fatto la stupidaggine di ascoltare il telegiornale ... ed ho sentito di quella sedicenne trovata morta ... Io mi domando quali bestie possano fare delle cose del genere ... " -

- " Non sono abitanti del nostro mondo ... se intendiamo per mondo la dimensione interiore di ognuno, ... ed anche se ci somigliano esteriormente, non sono persone come noi, non vivono nel nostro stesso mondo, ... ad uno di noi non verrebbe mai in mente di trattare la persona come uno straccio, prenderla all'occorrenza e poi, buttarla via, ... abbiamo un'anima ... qualcosa che va aldilà della materia, che fa sì che il tempo non sia un tempo, e lo spazio non sia uno spazio ... Comunque, sento dire dalle persone più anziane che quando loro erano più giovani c'erano maggiori raccomandazioni di prudenza da parte degli adulti nei confronti dei ragazzi: gli stavano dietro di più, a detta loro, avvertendoli dei pericoli che potevano ipoteticamente correre, e delle misure di prudenza da adottare, come quelle relative alle compagnie, agli orari, ai luoghi da evitare ... e via dicendo ... " -

- " I giovani d'oggi sono troppo sicuri di sé, non tutti beninteso, ma tanti ... e sentono queste cose, come cose che appartengono al passato, ... cose vecchie, ovvero antitetiche a loro, quindi le respingono in quanto tali ... " -

- " Eppure, lo vedono e lo sentono continuamente, anche troppo spesso, che il mondo esterno non è popolato solo di giardini e ruscelli ... la prudenza la devono vedere come un cancello che tiene fuori le bestie dalla loro esistenza, e non come un limite alla propria libertà ... " -

- " OK ... mi ha fatto bene sfogarmi, ... dimmi, che lezione hai adesso ... subito dopo la pausa? " -

- " Indovina ... ti do un aiutino ... Se ... e solo se ...  " -

- " Non sottovalutarla quella materia ... " -

- " ... E chi la sottovaluta, ... non sottovaluto mai ciò che mi terrorizza ... " -

- " Non esagerare ... come fai sempre tu ... " -

- " Ecco che arriva il Professore ... secondo me è stato punto da un numero radioattivo, né più né meno come è successo all'uomo Ragno, ... e da allora ha acquistato i superpoteri dell'Uomo Matematico ... io non ce la faccio a seguirlo fra i grattacieli della sua materia preferita ... " -

- " Perché tu ... invece, sei ... facile da seguire ... quando ti metti la tua tutina da supereroe e comincia dire e scrivere ciò in cui credi, eh? ... " -

- " Tu dici ... che nemmeno quest'anno mi daranno il premio Semplicità? ... ", -

- " Nè quest'anno ... nè il prossimo ... ma non ci pensare, ... pensa alla lezione di matematica ... non sei contento? " -

- " E chi si lamenta? ... Se e solo se ne capissi un pochino di più ... mi sentirei certo meglio ... " -

- " Applicati un po' di più ... " -

- " ... disse il pennello alla colla! A proposito, guarda che per quanto riguarda i discorso di poc'anzi, le notizie le ascolto anch'io, ... e danno fastidio anche a me, certe realtà. Per dirla in un altro modo ... Se ... e solo se  si facesse qualcosa di più, per l'ordine e la sicurezza, forse le cose andrebbero meglio: ... poi, bisognerebbe avvertire i giovani di essere meno ingenui, di stare un po' più attenti alle compagnie, ... a costo di sembrare ... dei vecchi noiosi! Ora, però ... andiamo ... in aula, ... a morire! Oggi, come entra in classe il Professore lo saluto in quella famosa maniera, tanto è un tipo in gamba, capisce le battute ... appena arriva, alzo il braccio e recito con fare serio ...Ave, Caesar ... morituri te salutant! " -

 
 
Immagine jpg, una sorta di bottone con la scritta__WALTHER WALKER'S   SHORT HISTORIES__ , con un collegamento, un link che riporta all'elenco delle Storie brevi.

Gualtiero  Giovanni  Canu